Consulente Finanziario Filippo Scarpini

BIAS: conoscerli per curarli

La finanza comportamentale è una branca dell’economia che si occupa di indagare il comportamento dell’investitore sui mercati finanziari.

Una delle materie di indagine riguarda i cosiddetti BIAS, ossia dei pregiudizi cognitivi che ostacolano la razionalità degli investitori.

I principali BIAS cognitivi che influenzano il comportamento degli investitori sui mercati sono: 

Ø  Effetto gregge. Uno degli atteggiamenti più diffusi dagli investitori è quello di imitare le scelte della massa, spesso senza documentarsi, convinti che stare con la maggioranza sia sempre meglio che stare da soli. Ora, sebbene questo sia un atteggiamento ragionevole in generale, molto spesso nelle scelte di investimento è consigliabile evitare “assembramenti”. 

Ø  Home Bias. A volte gli investitori tendono a comportarsi da patrioti o, peggio ancora, da tifosi. Uno dei pericoli più grandi della costruzione di un portafoglio è quello di non attuare un’efficace diversificazione, concentrandolo esclusivamente su titoli “domestici”, poiché si crede di conoscerli meglio (siamo un popolo molto patriottico quando si parla di Made in Italy).

Ø  Bias di conferma. L’abitudine di cercare notizie o opinioni che supportano o confermano la nostra tesi è un pericolo che si tende a trascurare. Si tende a dare maggiore peso alle indicazioni che confermano la nostra tesi (o il nostro investimento), e a tralasciare quelle contrarie, anche se maggiormente fondate. Occorre prestare attenzione: un conto è avere una conferma, un conto è cercarla a tutti i costi.

Ø  Avversione alle perdite. L’avversione alle perdite si verifica quando gli investitori danno maggiore peso al dispiacere di una perdita piuttosto che al piacere di un guadagno. Questo tipo di comportamento è limitante, perché si rischia di concentrarsi in maniera ossessiva sul proteggere il capitale, dimenticando il motivo per cui si è scelto di investire, cioè guadagnare.

Ø  Bias della disponibilità. Il bias della disponibilità è quel pregiudizio che porta gli investitori a formulare giudizi in base ad eventi o informazioni prontamente disponibili, che richiamano più facilmente alla memoria.