Il Gap Previdenziale indica la differenza tra il primo assegno pensionistico e l’ultimo stipendio da lavoratore: tanto più alta è la differenza, tanto minore sarà il tenore di vita di cui si disporrà da pensionati.
Uno dei motivi che ha contribuito ad aumentare progressivamente questo dato è certamente legato alle riforme previdenziali che hanno trasformato il sistema pensionistico italiano.
Con il passaggio dal metodo retributivo al metodo contributivo, voluto (e dovuto) per abbassare la spesa pubblica, si è andati incontro ad una drastica riduzione del gap previdenziale. Se con il metodo retributivo, si poteva aspirare ad un assegno pensionistico pari a circa l’80% dell’ultimo reddito, oggi la percentuale è molto più bassa (mediamente intorno al 55%) e soprattutto in calo.
Questo significa che con un ultimo reddito ante-pensione pari a 2000 euro, la pensione erogata sarebbe di circa 1100 euro (poco più che la metà).
Un modo saggio per costruirsi una pensione aggiuntiva è quello di rivolgersi alla previdenza complementare, aprendo un fondo pensione